Quello che normalmente sfugge è che la persona che soffre “crede” che ci sia una cosa che si chiama “attacco di panico” di cui è vittima, la cui origine e causa è ignota, mentre i “ragionamenti” che la persona fa in relazione a questo “mostro” venuto dal nulla, siano solo la sua reazione appunto all’attacco. Non è così. Sono proprio QUEI ragionamenti che la persona fa, ad alimentare il panico, perchè la persona sta pensando in MODO fobico e la paura genera paura. Lo stesso vale per la paura di perdere il controllo: è la paura di perderlo che lo fa perdere! Il classico gatto che si morde la coda. Ecco perché il primo passo, il fondamentale pre-requisito per cominciare un percorso di guarigione è OSSERVARE quello che si sta pensando…VEDERE le forme pensiero che si stanno costruendo in quel momento e come esse siano gravide di ansia parossistica che si scarica sulla mente della persona come un fulmine. Quando si capisce questo e lo si applica, allora si comincia a VEDERE come “gira” la mente e si scoprono appunto i NED (Nuclei Emotivi Disturbanti), cioè i pensieri che danno forza e virulenza alla paura, al panico, all’ansia, alla depressione e così via.
La politica dei piccoli passi

Da ogni minuscolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra. Ogni viaggio comincia con un solo passo. (Lao Tzu) COMMENTO Uno degli ostacoli maggiori alla crescita personale è rappresentata dal vizio congenito di guardare all’obiettivo finale. Questo esercizio è sempre…