il giudizio degli altri

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Aver bisogno di essere approvati è come dire: “Val più il tuo concetto su di me dell’opinione che ho di me stesso” Wayne W. Dyer
COMMENTO

 

Una delle cose che principalmente causano sofferenza, irritazione, aggressività, senso di inadeguatezza e che in definitiva riducono di molto le capacità e la sicurezza delle persone, è rappresentata dalla temutissima opinione del prossimo.La massima di Dyer è quanto mai azzeccata. E’ questo che di fatto facciamo sempre quando ci preoccupiamo troppo delle opinioni altrui. Consideriamo l’opinione degli altri come più importante della nostra.Questo può originare dalle modalità comportamentali dell’infanzia dove il potere risiedeva nelle figure genitoriali e/o assimilabili come maestri, insegnanti, allenatori e professori, ma che non ha più senso nel mondo degli adulti.Gli “altri” sono peraltro un’entità alquanto indefinita che comprende persone diverse con idee magari opposte. E’ ovvio che non si può piacere a tutti. Si dovrebbe essere tutto e il contrario di tutto ed infine per piacere agli altri si finirebbe per non piacere a se stessi, che in definitiva è la persona con cui siamo più a contatto.Nel nostro coaching quando abbiamo a che fare con questa “presenza” ingombrante che è la paura del giudizio degli altri, cerchiamo di individuare il relativo pensiero/concetto che ha sempre o quasi sempre radice nell’infanzia e nelle raccomandazioni e minacce dei genitori, relativamente al “buon comportamento”, e lo trattiamo.

Il senso di liberazione che ne risulta è a volte in grado di cambiare un’intera prospettiva esistenziale.

EDA Personal Coaching

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